Tra Sorrento e Salerno vedi rocce tagliate a picco, spaccature orride i monti, case incastrate ed appiattite sulla roccia da cui le distingue solo il colore, cadute di vigneti su pendici impervie, ed i monasteri-fortezze appollaiati a metà costa…
Una delle bellezze di Sorrento sono i giardini di agrumi cinti da mura. Passeggiando per la città si scorgono i rami carichi di arance e di limoni, sormontare i muri di sasso. Sorrento ha una facciata aperta sul mare, ma l’interno è segreto. Comincia, andando verso sud, il tratto arabo-mediavale della Campania…
Positano è una Capri per gente di umore più quieto. Amalfi che, lo sanno tutti, fu la più antica delle nostre repubbliche marinare è una cittadina vivace, con botteguccie di barbieri loquaci che lavorano fino a tarda notte, vie tortuose, un bel Duomo, e alcune case aristocratiche.
Ravello è una cittadina dallo stile arabo-siculo. (…) Girando per le strette vie di Ravello, si ha un anticipo di Palermo, giacché questa cittadina, di stile arabo-normanno e orientalizzante, è una Palermo in miniatura al riparo dei monti.
Salerno, dicono le guide, ha un nucleo antico ed una cintura moderna. Come oggi la si scorge, la parte moderna prevale, e di città moderna Salerno ha lo spirito.
Quella di Salerno, direi, è l’atmosfera di una zona industriale, non certo l’atmosfera convenzionale dell’Italia del Sud. (…) Forse vi è nel carattere salernitano una disposizione atavica all’attivismo. Si sa che Salerno fu centro della nostra più antica scuola medica, la quale lasciò i suoi precetti in una serie di sentenze di versi latini. Ciò che mi colpisce leggendoli è la loro ostilità verso gli uomini pigri.
(Guido Piovene)
Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri.
(Renato Fucini)
La costiera amalfitana è una terrazza sull’infinito.
(Fabrizio Caramagna)
Positano colpisce profondamente. E’ un posto da sogno che non vi sembra vero finché non ci siete ma di cui sentite con nostalgia tutta la profonda realtà quando l’avete lasciato.
(John Steinbeck)
Salerno è una piacevole scoperta, c’è fermento, cultura, una cultura che viene da lontano, che si respira nel paesaggio, nei monumenti, tra la gente. Non a caso è la città dove è nata e si è sviluppata la Scuola Medica Salernitana. E poi c’è questo Teatro, un esempio unico in Italia perché è un teatro libero dalle ingerenze dello Stato.
(Franco Zeffirelli)
Un altro disegno nacque la sera dalle finestre di Salerno ed esso mi risparmierà ogni descrizione di una terra deliziosa e fertilissima. Chi non sarebbe stato disposto a studiare in questa cittadina nel tempo in cui vi fioriva una università?
(Johann Wolfgang von Goethe)